Titolo: Riconquista il tuo tempo
Autore: Andrea Giuliodori
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice: Rizzoli
Argomento: crescita personale
Pagine: 200
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Mi sento stanco, mi sento fuori forma, mi sento in trappola. […] Vorrei solo avere più tempo per me stesso, le mie passioni, le mie ambizioni. […] Vorrei solo riconquistare il mio tempo.
Subito dopo aver deciso di dare vita ad ALibrary mi sono seduta alla mia scrivania per fare un po’ di sana autocritica. Come riuscire a gestire un nuovo progetto quando ho un lavoro a tempo pieno che risucchia gran parte delle mie energie? Per non parlare dei mille impegni extra che richiedono sempre più tempo di quello che si ha a disposizione. Come realizzare un desiderio, partendo con il piede giusto?
Non sono solita leggere libri che riguardano la crescita personale, ma proprio mentre riflettevo sul da farsi, oscillando tra “momenti sì” (ce la faccio, se voglio, posso) e “momenti no” (non ce la posso fare, meglio lasciar perdere) mi sono imbattuta, in una delle mie frequenti scorribande in libreria, in Riconquista il tuo tempo di Andrea Giuliodori. Un segno del destino? Mi piace pensare di sì. Ho acquistato il libro e ho dedicato gli ultimi giorni del 2018 proprio alla lettura di questo breve saggio.
Ho deciso di impostare questo libro non tanto in capitoli, quanto in orari di una giornata immaginaria. In un ideale percorso che va dalle sette del mattino alle sette di sera, vedremo insieme quali buone abitudini possiamo implementare e quali cattive abitudini dovremo invece abbandonare, per tornare a essere padroni del nostro tempo.
Dopo una breve introduzione, il libro si articola in 7 sezioni, ognuna delle quali descrive una parte della giornata. All’inizio di ogni sezione Giuliodori analizza tutte le cattive abitudini che, ora dopo ora, giorno dopo giorno, ci fanno perdere tempo e ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi.
E quanto è stato triste e deprimente riconoscere me stessa tra quelle pagine? Non che nel libro ci siano grandi rivelazioni, in effetti sono cose che tutti già sappiamo: che svegliarsi in ritardo, lasciarsi distrarre dai social network, o rimandare continuamente gli impegni non siano buone prassi è risaputo, ma vedere scritto nero su bianco come (e in che misura!) certe cattive abitudini ci rubino la nostra risorsa più preziosa fa un certo effetto. Provare per credere!
In ogni capitolo vengono poi proposte delle strategie per eliminare quelle cattive abitudini ladre di tempo e, a lungo termine, riprendere in mano le redini delle nostre giornate e della nostra vita.
Nulla ci appartiene, solo il tempo è nostro. È arrivato il momento di tornare ad esserne padroni.
Riconquista il tuo tempo è un libro di sintesi: poca teoria e tanta pratica. Sebbene infatti vengano riportate le ricerche a cui l’autore fa riferimento e vengano fornite tutte le indicazioni bibliografiche necessarie a chiunque voglia approfondirle, la maggior parte del libro è dedicata alla descrizione concreta di metodi in grado di farci risparmiare tempo.
Non tutti i suggerimenti sono effettivamente applicabili, specialmente se, come me, anche voi svolgete un lavoro in cui ritmi ed orari sono già prestabiliti, ma tra le tante proposte sicuramente ognuno può trovarne anche solo una che fa al caso proprio.
Il libro si legge in poco tempo, è scritto in modo davvero semplice e spesso l’autore provoca noi lettori bonariamente, strappandoci un sorriso. Lo consiglio a chiunque stia cercando suggerimenti pratici per migliorare la propria produttività, o semplicemente per gestire meglio la propria giornata.

E visto che gennaio è il mese dei “buoni propositi” ho deciso di condividere con voi le tre strategie “salvatempo” che mi sono sembrate più utili e che ho pensato di sperimentare in prima persona durante l’anno appena iniziato.
Strategia numero 1: La sveglia del Navy SEAL, vale a dire alzarsi appena suona la sveglia, anziché restare a poltrire sotto le coperte per poi dover fare tutto quanto in ritardo e magari, appena entrata in classe, sentirmi chiedere dai miei studenti più premurosi: Prof va tutto bene?
Più facile a dirsi che a farsi, ma secondo gli studiosi si tratta di un’azione decisiva, non solo perché ci permette di arrivare sul posto di lavoro con calma e senza stress, ma anche perché il senso di vittoria che proviamo ogni volta che riusciamo ad alzarci appena suonata la sveglia, ci permette di cominciare la giornata con il piede giusto. Ce la farà l’intrepida?
Strategia numero 2: La sfida dei 60 minuti, ovvero ridurre a massimo un’ora al giorno il tempo sprecato (è proprio il caso di dirlo) utilizzando lo smartphone. Per fare un bilancio del tempo che trascorriamo al cellulare, Giuliodori suggerisce alcune app (di cui, da brava prof retrograda, ignoravo l’esistenza) che ci permettono, a fine giornata, di sapere quanto tempo abbiamo utilizzato lo smartphone. Detto fatto: ho scaricato l’app in questione ed effettivamente ho scoperto di trascorrere al cellulare molto più tempo di quanto pensassi.
Tra i vari accorgimenti da adottare per ridurne l’uso, quello che mi è sembrato più efficace è l’eliminazione di tutte le notifiche (io ho lasciato solo quelle indispensabili, come Whatsapp e la mail del lavoro), in modo da non lasciarsi “indurre in tentazione” e distrarsi continuamente per aprirle. Devo dire che funziona! Come ho fatto a non pensarci prima?
Strategia numero 3: Only handle it once, che si traduce in italiano con l’espressione: mettici mano una sola volta. In altre parole non fare mille cose insieme, concentrati su una soltanto e porta a termine i tuoi impegni uno dopo l’altro, uno per volta. Per me che sono la regina del multitasking malriuscito e della disorganizzazione totale, questa è la sfida più difficile, ma anche la più necessaria.
Queste sono le mie strategie, i miei buoni propositi “riconquistatempo”. Quali sono i vostri?
Buona lettura!