Titolo: LUX
Autore: Eleonora Marangoni
Prima edizione: 2018
Lingua originale: Italiano
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 17,00 euro
ISBN 978-88-545-1663-2
Valutazione: 3/5
Acquista su Amazon
Al tempo stesso, tutto lo interessava e tutto lo lasciava indifferente; solo la bellezza di cose minuscole e di connessioni effimere pareva colpirlo nel profondo, perché in quegli attimi passeggeri scorgeva la parte più vera e durevole di se stesso, quella che sapeva resistere alla noia e allo strano uso che le abitudini facevano del tempo.
Il protagonista di Lux, romanzo d’esordio di Eleonora Marangoni, è Thomas Edwards, un giovane di successo e di buona famiglia. Il padre era inglese, la madre, invece, era di origine italiana. Vive a Londra, dove dirige con successo uno studio di light design, ma viaggia spesso in tutto il mondo. Da circa un anno frequenta Ottie, una chef in carriera con un figlio si sette anni, Martin. Thomas è tutto ciò che un giovane della sua età vorrebbe essere, ma non riesce ad essere felice e ad assaporare fino in fondo ciò che ha, tanto da vivere con superficialità e apatia le sue giornate.
Thomas non riesce infatti a lasciarsi alle spalle il ricordo di Sophie Selwood, il suo grande amore, finito sette anni prima. In una delle pagine secondo me più belle di tutto il romanzo l’autrice scrive:
Era iniziata e finita come tante altre storie d’amore. Forse come la vostra. Quella che vi portate dietro mente fate tutt’altro, mentre viaggiate in treno o vi infilate sotto le coperte la sera, quella che fa capolino quando rifate il letto o cercate parcheggio, mentre fate l’amore con qualcun altro o, in piedi su una sedia, date la caccia ad una zanzara.
Insomma, niente è più lo stesso da quando la storia con Sophie Selwood è finita. La vita di Thomas subisce una svolta quando scopre di aver ricevuto dall’eccentrico zio Valentino un’eredità inaspettata: su una piccola isola del sud Italia lo aspettano un albergo malandato, una sorgente d’acqua minerale, un vulcano spento e una foresta di baobab.
Mia madre avrebbe trovato delizioso essere qui adesso. E credeva che le cose deliziose, in un modo o nell’altro, avrebbero salvato il mondo.
Lux è quindi il racconto di un viaggio imprevisto, che assumerà per il protagonista il valore di pausa riflessiva, durante la quale, grazie agli incontri fatti sull’isola, Thomas riuscirà ad osservare le cose da un punto di vista diverso, a fare i conti con il suo passato e a vivere una vera e propria ripartenza.
Nel momento in cui Thomas giunge sull’isola, incontra molti altri personaggi: uno scrittore, alcuni caratteristici abitanti del posto, una biologa dal carattere non facile e, in ultimo, anche il fantomatico compratore, a cui il protagonista vorrebbe vendere l’hotel. Ciascuna di queste figure è tratteggiata con precisione, nonostante si tratti di personaggi secondari. Infatti la narrazione, che all’inizio assume il punto di vista del protagonista, di volta in volta ci lascia intravedere i pensieri di tutti loro e permette a noi lettori di dipingere, pagina dopo pagina, il loro ritratto.
Per quanto riguarda lo stile, ho adorato la prosa dell’autrice: fine ed elegante, ma allo stesso tempo leggera e mai macchinosa o retorica. Inoltre l’autrice è stata bravissima nel farci assaporare gli elementi del paesaggio come fossero reali. Leggendo le pagine di Lux è possibile infatti cogliere i profumi che avvolgono i personaggi che si trovano sull’isola, percepire il calore del sole, o la brezza marina sulla pelle, ma ciò che spicca sono sicuramente i colori vividi: del cielo, del mare, degli esterni e degli interni dell’albergo che sta al centro della vicenda. Non a caso il titolo del romanzo è Lux, ovvero la luce. Insomma un romanzo che trasuda estate ad ogni pagina.
Veniamo ora agli aspetti negativi di questa storia. Si tratta di un romanzo dalla trama sfuggente e dalla narrazione poco viva, che procede lenta, con movimenti quasi impercepibili. Lux è quindi un romanzo più che altro d’atmosfera, in cui luoghi, personaggi e stati d’animo risultano tratteggiati con cura, ma la cui trama risulta, impalpabile, poco consistente. Personalmente prediligo i romanzi dall’intreccio più nutrito, ragion per cui ci ho messo un bel po’ a terminare la lettura di questa storia, e ho pensato più volte di abbandonarla. Devo dire però che il finale, inatteso e a mio avviso dolcissimo, ha in parte premiato la mia tenacia nel voler proseguire la lettura.
Consiglio la lettura di Lux, che è candidato al Premio Strega del 2019 e vincitore della terza edizione del premio Neri Pozza, a chi ama i romanzi che piacciono per il gusto della lettura, per la precisione dei dettagli e per le atmosfere che riescono ad evocare. Se invece amate i romanzi densi di avvenimenti, ricchi di colpi di scena e dalle emozioni forti, Lux non è il romanzo per voi.